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Munafa ebook

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Read Ebook: Mesmer e il magnetismo La vita italiana durante la Rivoluzione francese e l'Impero by Mosso A Angelo

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Ebook has 110 lines and 10625 words, and 3 pages

LA VITA ITALIANA

DURANTE LA Rivoluzione francese e l'Impero

Cesare Lombroso, Angelo Mosso, Anton Giulio Barrili, Vittorio Fiorini, Guido Pompilj, Francesco Nitti, E. Melchior de Vog??, Ferdinando Martini, Ernesto Masi, Giuseppe Chiarini, Giovanni Pascoli, Adolfo Venturi, Enrico Panzacchi.

MILANO FRATELLI TREVES, EDITORI

PROPRIET? LETTERARIA

Tip. Fratelli Treves.

MESMER E IL MAGNETISMO

CONFERENZA DI

ANGELO MOSSO.

Invitato da questa onorevole Societ? Fiorentina di pubbliche letture, a parlare dinanzi a voi su Mesmer e il magnetismo animale, cercai nei periodici italiani del secolo scorso, ed alcuni amici benevoli intrapresero altre indagini negli Archivi di Torino, di Firenze e di Venezia. Non avendo trovato documenti abbastanza importanti per fare una conferenza sul magnetismo nella vita italiana durante la rivoluzione e l'impero, rifiutai l'invito fattomi.

Mesmer fu come una meteora che sorse e scomparve rapidamente poco prima che scoppiasse la pi? grande tempesta che ricordi la storia moderna. L'anarchia, la rivoluzione e la conquista dell'Italia per parte dei francesi, seguirono con tale prontezza che la dottrina di Mesmer non ebbe tempo di metter radice fra noi. Un dottore di Torino, certo Giraud, cercava a quel tempo di farsi strada col magnetismo, ma il pubblico aveva tutt'altro da pensare.

Lettre de M.r Giraud docteur en M?decine de la Facult? de Turin, ? M.r le comte N. N. ? Cr?mone. -- Turin, 8 d?cembre 1784.

E per? mi scusai di non poter accettare; ma era per me un onore cos? grande l'entrare a far parte di questo ciclo giustamente rinomato di conferenzieri: era per me una fortuna cos? inaspettata di ritornare a Firenze dove ho passato due anni come studente, che ho finito col cedere alle cortesi insistenze. Mi affidai alla vostra benevolenza e pensai che mi avreste compatito sapendo che sciolgo un voto di gratitudine verso questa citt? nella quale ? cominciata la mia carriera di fisiologo e dove mi sorridono sempre tante felici ricordanze della giovinezza.

Mesmer fu un mistico. -- In questo momento nel quale per cause eguali a quelle del secolo scorso, va riaccendendosi il misticismo, non sar? inutile studiare la vita di questo medico che tent? fondare una nuova filosofia della Natura, che mise in evidenza alcuni fenomeni singolari che pu? presentare il sistema nervoso, e dimostr? colle sue esperienze quanto sia instabile l'equilibrio della ragione umana e quanto sia cieca la credulit? del pubblico.

Pochi anni di storia dell'ipnotismo alla fine del secolo scorso bastano per far comprendere la natura del magnetismo animale. Ricucir? insieme i documenti che ho raccolti intorno al breve periodo che passa tra il 1774 e il 1784, e vi aggiunger? pochissimo del mio.

La tendenza di Mesmer al misticismo apparve evidente fino dal suo primo scritto, nella sua dissertazione di laurea trattando dell'influenza che i pianeti esercitano sul corpo umano.

Nel 1774 Mesmer curava a Vienna una signorina di ventinove anni, per nome Esterlina. Una fanciulla isterica che soffriva di convulsioni, con dolori, delirii e sincope.

Mesmer racconta che si fece prestare delle calamite dal padre Hell. Applicati tre di questi ferri calamitati l'uno sul petto e due sulle gambe della damigella Esterlina, questa disse che sentiva delle correnti dolorose, come di una materia sottile che scorresse sotto la pelle, e dopo vari giri questa corrente si dirigeva verso la parte inferiore del corpo, di dove uscitane scomparivano gli accessi e per parecchie ore essa poteva riposare tranquilla. Dopo qualche giorno Mesmer comunic? questi risultati al padre Hell. Mesmer soggiunge che il padre Hell, abusando della sua celebrit? nell'astronomia, pubblic? subito nei giornali la scoperta attribuendola a s?.

Il padre Hell ed il Baldinger scrissero parecchie memorie sull'azione che il magnete esercita sopra alcune malattie. Mesmer combatt? questi scritti dicendo che il magnetismo animale era cosa diversa dal fluido magnetico della calamita, e che in tale distinzione stava l'importanza della scoperta sua.

Per far capire meglio le idee di Mesmer, racconter? le esperienze da lui fatte col celebre medico e fisiologo Ingenhousze.

Ecco una delle esperienze fatte insieme a Mesmer sulla damigella Esterlina. L'ammalata dopo un accesso di convulsioni era caduta in sincope. Ingenhousze si avvicin? al letto mentre Mesmer se ne allontan?: poi questi gli disse di toccare l'ammalata; Ingenhousze lo fece, ed essa non si mosse. Mesmer allora disse ad Ingenhousze di avvicinarsi a lui, lo tocc? e gli strinse le mani per comunicargli il magnetismo. Dopo, essendosi Ingenhousze diretto un'altra volta verso l'ammalata ed avendola toccata, si manifest? in essa un forte accesso di convulsioni.

Si ripet? l'esperienza, e sempre nelle parti che Ingenhousze toccava si produceva dopo il contatto un forte movimento che prima non c'era.

Mesmer propose una seconda esperienza. Magnetizz? una tazza di porcellana scelta da Ingenhousze tra sei che erano nella stanza. Fatte applicare queste sei tazze sulla mano della malata, quando giunse quella che egli aveva toccata, essa fece un movimento dando segno di dolore.

Questa fanciulla isterica non aveva neppure bisogno che un corpo magnetizzato la toccasse. Mettendosi Mesmer alla distanza di otto passi e puntando verso di lei le dita, producevasi egualmente l'insulto delle convulsioni.

Quest'ultima esperienza ? la sola importante di quelle che ho qui ricordato. Molti credono ancora oggi all'esistenza di un fluido magnetico col quale una persona pu? magnetizzarne un'altra. Questo fluido non esiste. Per convincersene basta ricordare che alcuni, come Cardano, riescono a magnetizzarsi da soli guardando un oggetto luminoso o pensando semplicemente al sonno ipnotico.

Pochi giorni dopo Ingenhousze disse agli amici che tutto era una farsa ed una soperchieria ridicola e combinata.

Mesmer si rivolse alla Facolt? medica di Vienna, perch? nominasse una commissione: ma la signorina Esterlina aveva preso marito, le convulsioni erano scomparse e non volle pi? sentir parlare di Mesmer.

Mesmer apr? subito a Creteil una casa di salute. Quando uno arriva a Parigi dalla strada di Lione vede a destra Creteil guardando verso la Marna. ? in una di queste case che Mesmer aveva raccolto i suoi primi malati quando due mesi dopo il suo arrivo invit? l'Accademia di Medicina a prendere conoscenza del suo nuovo metodo di cura. Non accenner? le lotte che Mesmer sostenne a Parigi coll'Accademia di Medicina e colla Facolt? medica: racconter? solo come cominciarono le sue peripezie.

Tutti i Commissari si erano riuniti ed erano pronti a partire in carrozza per andare a Creteil quando fu loro rimessa una lettera la quale diceva "che i malati del signor Mesmer avevano ricevuto qualche giorno prima la visita di un gran principe e che ci? aveva fatto in essi un grande effetto; che la visita dei Commissari faceva temere un altro sconvolgimento, che i malati erano tutte persone di condizione e non potevano essere trattati come la feccia del popolo. Mesmer sperava volesse la Societ? reale di medicina rimandare la sua visita fino a che non vi fosse un miglioramento.,,

Questa lettera era accompagnata dai certificati di quattro persone guarite, e Mesmer soggiungeva che questi documenti tenevano luogo della visita progettata.

Malgrado il dissenso che subito scoppi? tra Mesmer ed i medici di Parigi, la clientela del medico tedesco diveniva ogni giorno pi? numerosa. Mesmer prima si stabil? all'H?tel Bouret sulla piazza Vend?me e poi trasport? la sua clinica all'H?tel Bullion vicino alla Borsa.

La societ? parigina era preparata per il trionfo di Mesmer, l'ambiente era elettrizzato, bastava una piccola scintilla perch? il magnetismo si propagasse in tutta la Francia.

Mesmer era un uomo alto della persona, molto elegante e di aspetto piacevole. Alcuni gli hanno rimproverato la mancanza di spirito e di talento letterario. Certo le cose che scrisse sono di gran lunga inferiori per lo stile alle semplici lettere di alcune donne che scrivevano senza la preoccupazione che altri avrebbe visto stampate le loro lettere: quelle lettere intime sfuggite dalla penna, e delle quali noi ammiriamo ancora oggi la perfezione nell'arte del comporre di quei tempi.

La fortuna sua Mesmer la deve al misticismo, all'aspirazione verso le cose occulte, che ha tormentato in ogni tempo l'umanit?.

Mesmer paragonava con enfasi la sua scoperta a quella del telescopio e del microscopio e diceva che il magnetismo apriva un nuovo mondo allo sguardo.

L'umilt? non ? stata una delle virt? di Mesmer. Sentite il suo stile:

"La maggior parte delle propriet? della materia organizzata, quali la coesione, l'elettricit?, la gravit?, il fuoco, la luce, l'elasticit?, l'irritabilit? animale, che sino ad ora erano considerate come qualit? occulte, saranno spiegate coi miei principii, e sar? messo in evidenza il loro meccanismo.

"Mi vanto di aver gettato una nuova luce sulla teoria dei sensi e dell'istinto.

"Ho la certezza che gli stati che fanno pi? paura, come la pazzia, l'epilessia e la maggior parte delle convulsioni, sono il pi? spesso gli effetti funesti dell'ignoranza dei fenomeni dei quali parlo, e dell'impotenza dei mezzi impiegati dalla medicina per curarli: che quasi tutte queste malattie non sono altro che delle crisi sconosciute e degenerate: che in fine vi sono poche circostanze dove non si possa prevenirle e guarirle.,,

Il magnetismo animale fu da Mesmer applicato quasi esclusivamente alla cura delle malattie nervose. Perch?? Ecco come Bailly, che fu uno dei pi? celebri oppositori del Mesmer, rispose gi? nel secolo scorso a tale domanda.

"Si vede che gli uomini affetti apparentemente dalla medesima malattia, guariscono seguendo regimi affatto contrari, prendendo rimedi interamente diversi. La natura ? dunque abbastanza forte per mantenere la vita malgrado un regime cattivo e pu? trionfare del male e del rimedio. Se l'organismo ha questa potenza di resistere ai rimedi, a pi? forte ragione esso ha il potere di agire senza di essi. L'esperienza della efficacia dei rimedi ha dunque sempre qualche incertezza. Quando si tratta del magnetismo vi ? una incertezza di pi?, quella della sua esistenza.,,

La scienza non aveva fatto mai dei progressi tanto rapidi quanto a quel tempo. Basta ricordare Lavoisier, Laplace, Lagrange, Berthollet, Buffon, Hauy, e molti altri che aprirono delle vie nuove e feconde nello studio della Natura. Ma il pubblico era stanco e come stizzito per il trionfo dello spirito scientifico che aveva invaso la societ?.

Negli strati inferiori, nella maggioranza del popolo francese si preparava lentamente una reazione contro la scienza, contro l'indirizzo matematico e positivo che erasi dato alla filosofia cominciando da La Mettrie e Voltaire arrivando agli enciclopedisti Diderot e D'Alembert. Fu la ribellione della folla contro la scienza che diede a Mesmer la sua forza.

Mesmer aveva anche l'ascendente di essere straniero. Ora forse non gioverebbe pi?; ma a quell'epoca in Francia fu un elemento di successo per i fautori di Mesmer, il poter ribellarsi ai medici di Parigi. Si era stufi di vederli andare in giro con quei loro abiti lugubri, bisognava dar loro una lezione, perch? non avevano mai capito nulla, e doveva finalmente venire di lontano un medico per far conoscere un mezzo universale di guarire e di preservare gli uomini. La medicina di Mesmer era una cosa popolare, che tutti capivano, e questa fu un'altra ragione del suo successo.

Vi ? una sola malattia, diceva il taumaturgo, e questa prende forme ed aspetti molteplici. Vi ? un solo rimedio, e questo ? il magnetismo animale.

Il magnetismo animale fu come una valvola che si apr?, e per la quale ebbe sfogo la tensione lungamente compressa di quella parte della societ? che in ogni tempo si mantiene impermeabile ai progressi della scienza.

I malati si mettevano attorno a questo mastello in parecchi ordini, e ciascuno teneva la spranga di ferro rivolta verso la parte malata. Una corda era tirata intorno al corpo degli astanti per riunirli. Qualche volta si faceva una seconda catena colle braccia e per stringersi meglio si stendevano le mani l'uno all'altro afferrandosi reciprocamente il pollice e l'indice.

Un pianoforte messo in un angolo della sala suonava, e spesso accompagnava il canto di una voce melodiosa.

Mesmer aveva parecchi medici che lo aiutavano, perch? quando la sala era affollata non bastava da solo.

Quando l'azione della bacchetta di ferro e il contatto colle dita e i passi magnetici non bastavano, si aggiungeva l'effetto psichico di uno sguardo intenso, e colle mani si premeva dolcemente l'addome. Se questo non bastava a provocare una crisi, Mesmer prendeva un contegno assai pi? intimo ed energico. Si sedeva davanti alla malata e stringeva le gambe e i ginocchi della paziente tra le sue gambe e le sue ginocchia, le applicava le mani sul basso ventre e quanto pi? era possibile nella direzione dell'ovaia, e scorreva palpando sulle parti pi? sensibili del corpo, mentre gli occhi ardentemente fissi in quelli della malata andavano avvicinandosi fino a che le bocche quasi si toccavano.

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