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Read Ebook: L'Italia nel 1898 (Tumulti e reazione) by Colajanni Napoleone
Font size: Background color: Text color: Add to tbrJar First Page Next Page Prev PageEbook has 58 lines and 7567 words, and 2 pagesComincio, adunque, sereno la cronaca dei fatti di Milano; per la quale si ha un documento importante nei resoconti stenografici dei processi, che si svolsero innanzi ai Tribunali militari. A proposito dei quali non si deplorer? abbastanza la condotta insana del Generale Bava-Beccaris, che sottrasse elementi preziosi per la storia colla censura esercitata sulla stampa e coi tagli fatti eseguire negli stessi resoconti stenografici dei processi. I tumulti di Milano prendono le mosse da un manifesto che i socialisti indirizzarono il giorno 6 ai cittadini. In esso si domandava la restaurazione della libert? e della giustizia, l'abolizione dei privilegi, la guerra al militarismo, il suffragio universale e si concludeva chiamando il paese a salvare se stesso per evitare nuove stragi. Si pu? discutere sulle opportunit? di questo appello; ? indubitabile, per?, che il suo contenuto non era criminoso: ogni singolo punto del medesimo era stato impunemente pi? volte e in vario modo discusso ed affermato. Pensarono diversamente le guardie di Pubblica Sicurezza pel malvezzo prevalso d'intervenire sempre e passarono all'arresto di un distributore presso Ponte Seveso. L'arbitrio era reso pericoloso dall'eccitamento degli animi ed ebbe quelle conseguenze dolorose che la pi? elementare prudenza doveva far prevedere. Gli operai, in gran parte appartenenti allo stabilimento Pirelli, in via Galilei, protestarono e chiesero la liberazione degli arrestati accompagnando la richiesta con urli e fischi contro gli agenti della forza, il cui contegno fu provocante oltre misura. I sassi volarono contro la delegazione della questura in Via Napo Torriani; e sassi furono lanciati contro lo stabilimento Stigler perch? gli operai non vi lasciavano il lavoro. In questi episodi vennero operati altri arresti. Una commissione di operai con a capo il socialista Dell'Avalle si port? dalle autorit? di pubblica sicurezza scongiurando che si lasciassero in libert? gli arrestati per disarmare l'ira popolare. La preghiera fu ascoltata per met?: due furono rilasciati ed un terzo, Amadio Angelo, venne trattenuto col pretesto che era stato colto coi sassi in mano. L'ottenuta parziale liberazione incoraggiava nella insistenza da un lato, mentre la negata liberazione dell'altro esasperava gli animi maggiormente. In questo primo tafferuglio non vi furono che delle contusioni, per colpi di pietra; ma non doveva tardare l'intervento della truppa invocato insistentemente dalla questura e che doveva riuscire micidiale. Il primo picchetto, del 47 fanteria alle 15,30 fu schierato verso la fronte dello stabilimento Pirelli, dove lavoravano 2400 persone. Altra truppa arriva un poco pi? tardi e si dispone sempre nei pressi dello stabilimento suddetto. Alle 16,30 un battaglione del 57 fanteria prese posto nell'Ippodromo del Trotter. Cos? si trovano di fronte gli elementi dell'incendio e non occorre che una scintilla perch? esso divampi. Quando pi? viva era la dimostrazione e gli operai evocano indignati l'uccisione di Muzio Mussi, i deputati Turati e Rondani sovraggiungono sul luogo e si rinnovano i consigli di calma dati prima dal Dell'Avalle; il consiglio avvalorano colla promessa della liberazione dell'Amadio, coll'annunzio dell'abolizione del dazio comunale sulle farine e sui cereali. Infatti vi lascia Add to tbrJar First Page Next Page Prev Page |
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