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Munafa ebook

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Read Ebook: Peter Parley's Annual 1855: A Christmas and New Year's Present for Young People by Martin William Editor

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Ebook has 568 lines and 61455 words, and 12 pages

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? Questa cometa apparve nell'agosto del 1264 e si fece vedere fino a novembre. Al momento in cui poniamo questa scena ella era scomparsa, perch? cess? di farsi vedere la notte appunto nella quale mor? Urbano IV; ma farla rimanere sull'orizzonte qualche mese di pi? non ? cosa che meriti osservazione.

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Gismonda vinta dal dolore non rispose; chin? la testa, e grosse lacrime le ricorsero agli occhi: gli socchiuse l'affettuosa per nasconderle alla vista di Yole, ma la passione nol sofferse: torn? a sollevarli verso la sua donna; e non vedendola commossa, la piena del cuore gittato ogni freno proruppe. Un singhiozzare frequente dimostrava quanto grande fosse stata la offesa per la gentil damigella.

Yole la sogguard?, e soggiunse: <>

Qui si rimase la bella addolorata: e mestamente volgendo gli sguardi, vide tutte le suo damigelle confuse di vergogna, e la gentile Gismonda in tale stato da non potere pi? intendere tanto disperate parole. Tacque: un lungo silenzio si sparse per la sala: i doppieri mandarono una pallida luce su quelle donzelle atteggiate in sembianza di pianto.--Pareano statue d'illustre artefice destinate ad ornare le tombe dei potenti.

Yole, poich? lungamente stette pensosa, si scosse a un tratto, corse, si rec? in braccio Gismonda, e con amore materno la confortava, o col suo proprio lino le sue lagrime asciugava: quindi con piacevole voce riprese:

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Gismonda si rimase dal piangere, e chiamando su i labbri il sorriso, comunque una lagrima le tremolasse tuttavia tra le lunghe palpebre, corrispose allo abbracciamento della nobile Yole, e in atto soave le disse:

<> ed accennava il seno <>

<> riprese Yole, fattasi pel volto e pel seno tutta vermiglia, <>

La damigella le stette dinanzi sbigottita, come quella che non aveva mai inteso tanto acerbo rimprovero. Yole gravemente aggiungeva:

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Gismonda corse ad eseguire il comando; ma confusa, mal sapendo che si facesse, tolse quel velo stesso che assunse Yole allorch? si seppe in corte la morte di Corrado, e glielo porse senza sollevare gli sguardi.

Lo vide Yole, e mesta sorrise: poi premendo leggermente il braccio a Gismonda: <> le disse <>--E tolto il velo se lo avvolge alla persona, e s'incammina ai giardini reali.

Gismonda, sollevati gli occhi, si accorge dell'errore, prorompe in un grido sommesso, e segue la sua donna asciugandosi col dosso delle mani le pupille lacrimose.

Potevano avere di appena venti passi trapassata la porta, allorch? le damigelle, gittando via quella mentita sembianza di afflizione, si mossero festose qua e l? per la sala, alternando mille lieti ragionamenti. Adelasia di Ansalone, damigella di forme leggiadre, e di cuore vano, sopponendo al suo braccio quello d'Isolda Cavella, sorridendo le disse: <>

<> soggiunse Isolda <> E cos? dicendo si sciolse dal braccio di Adelasia, e presa una tersissima lastra di argento si pose tutta leziosa a mirarvi dentro la propria immagine.

<> guardandola dietro, e scuotendo il capo disse Matelda d'Arena antica damigella. <>

<> soggiunse spedita spedita una magra, lunga, di brutte sembianze, chiamata Andolina Benincasa, <>

<> riprese sorridendo Adelasia; <>

<> rispose Matelda <> E qui poneva l'indice alla fronte, e chinava la testa in atto di riunire tutta l'anima in una sola facolt?, finalmente dopo aver cominciato, desistito, e ripreso da cinque e pi? volte: <> soggiunse ella <

Isolda, che intenta a vagheggiarsi il volto non aveva fin qui posto orecchio a queste parole che si mormoravano a breve distanza da lei, appena ricovrati i sensi dalla vanit? che la occupava, ud? quegli ultimi versi, e subito dubit? della beffa: onde fattasi presso Matelda con un suo riso di dispetto le domand?: <>

<> riprendeva Isolda, e stava per aggiungere, allorch? Adelasia, temendo non venissero a brutte parole, tronc? quel ragionamento dicendo:

<> e sospir?. <>

<> soggiunse Matelda, cui forse fu grato trovare altro soggetto che dilungasse l'attenzione delle circostanti dal proposito dei suoi anni.

<> disse Andolina; <>

<> disse Isolda. <>

Appena ebbe finita Matelda la sua dimostrazione, che tutte le compagne le si strinsero attorno, tanto ella piacque, onde narrasse loro qualche bel fatto antico. Madida fece lungamente sembiante di ricusare; alla fine, mostrandosi vinta dalle istanze loro, parlava:

<> e qui sollev? la persona in atto contegnoso, <> Dopo questo proemio, tenuto per un capo di opera di eloquenza, Matelda soprastette alquanto pensosa, e dopo breve ora volgendo gli occhi attorno cos? prese a favellare:

? Azzael angelo della morte presso i Maomettani. ? inutile avvertire lo strano miscuglio di cose di questo racconto, il quale dimostra la poca notizia delle storie che in quel tempo si aveva.

Il Mostro si precipit? tra le fiamme, e di l? a poco, rovinando tutte le pareti del palazzo, rimase in piede una sola stanza dove Solino steso sopra un letto si dibatteva disperatamente contro il Mostro, che appuntellategli le ginocchia sul petto con atroce compiacenza lo strangolava.>> ?

A queste parole era giunta la novella di Matelda; le damigelle disposte in circolo stavano tutte intente al suo volto, mostrando per gli occhi smarriti e per la pallida faccia la paura che occupa va le anime loro, allorch? le porte della sala si schiusero fragorose; l'aria ventando con impeto spense ogni lume; un'alta voce si fece udire, e il mutare de' passi pesanti, e lo strisciare di vesti sul pavimento.

Un s?bito terrore percorse veloce le vene di tutte le damigelle, e l'una afferrando strettamente l'altra pel braccio o per la veste, sospinte dalla medesima paura si volsero al luogo donde usciva il romore, gittando altissimo grido.

E qui, infastidito di avvolgermi in tanta bruttezza d'invidia, di vanit?, e di errore, abbandono volenteroso il soggetto. Turpi o frivole sono ordinariamente le passioni di femmina, ma altri sia il Cam delle loro vergogne,? siccome altri l'adulatore. Vago di manifestare quello che occorre di bene nello spirito loro, ne lascio la sozzura all'ira, al disprezzo, od alla compassione degli uomini.

? Cham pater Chanaan cum vidisset verenda patris sui esse nudata, nuntiavit duobus fratribus suis foras.

CAPITOLO TERZO.

IL PRIMO BACIO.

Che cosa ? mai il tremito dilettoso che sorprende il corpo e la mente all'aspetto della bellezza?--Forse l'anima fu destinata a sentirsi commuovere per tutto quello che ? bello? Forse il principio divino dell'uomo gode vagheggiare quaggi? tutto quello che sembra di Dio? Ma perch? dunque il pensiero non si esalta alla vista dei cieli? Perch? scorgiamo tranquilli il torrente della luce? Perch? se piet? di consorte o di amico non ci compunge, non mandiamo sospiro allo aspetto del pianeta della notte?--Che ha mai la terra da agguagliare alla grandezza dei cieli? Ahi! non l'anima si sublima alle forme della belt?: non il pensiero divino si esalta alla emanazione del Padre delle cose perfette; bens? il furore di turpe volutt? ci turba nel profondo, ? l'idea di sozzo piacere quella che ci stringe il cuore, e ci rapisce la voce. Uomo, tu puoi essere solo convenientemente paragonato al fango dal quale nascesti! O amaro frutto della scienza del bene e del male, tu ci bai tolto perfino le illusioni che potessero essere magnanime, i palpiti del cuore!

This pertinent, but noble speech, found an echo in the breast of the good old Clergyman, for he was, notwithstanding this somewhat stringent prohibiting, a kind old man at heart. He could not conceal his emotion--and hid his face behind his desk, under the pretence of having dropped his key. Presently, after a short season of cool reflection, he descended from the rostrum, and coming among the boys, thus addressed them:--

"If we had known this," said Nelson, "we would not have touched a billet or a faggot for the world."

"Would that I had informed you of it," replied the Master; "and from the circumstance I may also learn a lesson: That it is wiser to teach by appeals to reason and to conscience, than to expect much from a blind obedience. Boys are, indeed, but men of a smaller growth. Yet still, if you love me, and have faith in me, you will obey me without asking the reason."

"We will do anything," said Nelson, "to show our love to Sir Thomas."

"You can do nothing, Sir," replied the Master. "You will probably have inflicted a wound which I shall find some difficulty in healing."

Three cheers simultaneously burst forth at this speech. The Doctor was overcome with agreeable emotion. Nelson ran to kiss the hand of Sir Thomas; and after mutual congratulations, the boys had a cheerful breakfast, and made the merriest day at the Hall that they ever before enjoyed, by the most grotesque Guy on the most splendid bonfire.

Something about the Turkish Provinces.

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