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Munafa ebook

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Read Ebook: La vendetta di Zoe by Bersezio Vittorio

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Ebook has 2330 lines and 86519 words, and 47 pages

izz? della persona fieramente, e con uno scoppio di voce a cui s'accompagnava lo scintillar dello sguardo, grid?:

-- Che m'importa?... Assassini sono pure i re, sono i soldati, sono i giudici... Gian-Luigi, vi ripeto, era un essere al di sopra degli altri uomini... Che egli abbia dovuto morire fu una empiet?, fu una barbarie, fu quello un vero delitto... E costui, questa caricatura di principe avrebbe potuto salvarlo... Io mi trascinai in ginocchio a' suoi piedi: io lo supplicai coll'ardore, coll'umilt?, colla adorazione, con cui una santa supplica Iddio. Egli avrebbe potuto ottener grazia dal re Carlo Alberto: avrebbe potuto farlo fuggire... Saremmo andati io e Gian-Luigi, tanto, tanto lontano che nessuno avrebbe pi? saputo nulla mai di noi: saremmo vissuti cos? felici! Saremmo stati convertiti ambedue al bene... No, quello sciagurato mi respinse, mi schern?... e fui costretta io stessa colla vostra protezione... -- fece una brevissima pausa, e poi soggiunse con voce pi? bassa, ma quasi fremente: -- che voi mi avete venduta a un caro prezzo.

Il poliziotto stette impassibile: sollev? i suoi occhi spenti in volto alla donna e disse lentamente:

-- Voi odiate dunque anche me, e non mi avete perdonato, n? perdonerete?

-- Voi! -- esclam? essa con un accento in cui era appena mascherato un certo disprezzo. -- Voi no, non odio... quello che ho pel principe ? tale che assorbe tutto.... Voi d'altronde mi siete necessario al compimento della mia vendetta; e avete pur giurato di servirmi.

Pancrazi chin? il capo.

Essa riprese al punto in cui s'era interrotta:

-- Fui costretta io stessa a recare nella carcere a quell'infelice la morte, perch? sfuggisse l'ignominia del pubblico supplizio e il contatto del boia!...

La voce di lei fremeva: il corpo tutto era agitato da una specie di convulsione.

-- Ah queste cose non si dimenticano, non si perdonano. Giurai odio eterno a quella societ?, a quell'ordine di cose che mi aveva condannata a cotanto spasimo, e quell'ordine, quella societ? tiranna e prepotente li vidi incarnati in quest'uomo pi? empio, pi? basso, pi? corrotto del condannato, che avrebbe potuto salvarlo e non lo fece, che mi sprezz? e derise.... Vedete s'io posso mutare!

-- Sentite, Zoe, -- disse freddamente il poliziotto, -- v'ho gi? detto a Bologna tutte le difficolt? dell'impresa....

-- Difficolt? non sono impossibilit?, -- interruppe la donna. -- E qualunque siasi difficolt? una donna come sono io e un uomo come siete voi, hanno capacit? e forza di superarle.

-- Parliamo freddamente, da persone pratiche, -- disse il Pancrazi dopo un breve intervallo, -- l'ultima volta che ci siamo veduti, io vi diceva....

La donna lo interruppe.

-- Mi ricordo di tutto: che nella rivoluzione c'era poco o punto da sperare....

-- Questo siete in grado voi stessa di saperlo quanto me. Dovreste essermi grata dell'idea che vi ho suggerita e dei mezzi che vi ho forniti di diventare agente segreta della Polizia austriaca.

-- S?, e grazie al principe K. la cosa mi riusc? meglio di quel che si sarebbe previsto. Ho potuto cos? fare ottenere a voi la carica di direttore della Polizia qui a Parma....

-- E voi essere informata di tutte le trame dei rivoluzionarii, per aiutarle segretamente, quando vi sembrassero utili al vostro scopo.

-- E questo mi porge pure buona ragione da presentarmi qui e di dimorarvi. Io reco al duca relazioni delle Polizie di Lombardia, del Veneto, delle Marche, della Romagna.

-- Va benissimo.... E dunque dovete essere tanto pi? persuasa che la rivoluzione in Italia, malgrado e a dispetto del Piemonte che fa di tutto per aiutarla, ? affatto impotente e non lever? un ragno da un buco, altro che mettere gi? un principe dal suo trono. Fra gli italiani sono pochi quelli che hanno il coraggio della rivolta aperta e di affrontare le baionette dei soldati e la corda del boia. Si congiura volentieri, ma quando si bandisce venuto il giorno della prova, sono quei pochi soltanto che si fanno ammazzare: i pi? si rintanano e il popolaccio, che non capisce gran cosa di nazione e di patria, assiste indifferente ai supplizi. La forza del principe di qui, come quella del Modenese e del Toscano, sta a Vienna, e finch? questa avr? guarnigione a Milano, ogni sommossa italiana non sar? che un ridicolo tentativo. Bisognerebbe adunque, per ispuntarla, far guerra all'Austria e vincerla; e non sar? certo il Piemonte che potr? far questo, quantunque si sobbarchi pazzamente per ci? ai pi? grandi sacrifizi.

-- Avete ragione, -- disse con una certa impazienza la donna. -- S?, mi sarebbe piaciuto vedere questo triste tirannello assalito dal suo popolo in furore, strappato al trono, al palazzo, trascinato per le strade, insultato, schernito, coperto di contumelie, di maledizioni e di fango, lentamente ammazzato... Ma poich? ci? non si pu?, mi baster? vederlo morire assassinato nel meglio della sua giovent?, della sua potenza, della sua oltraggiosa tracotanza... Per ci? bisogna ricorrere alle passioni personali... all'odio e all'amore, in cui l'uomo mette tutto il suo essere, la soddisfazione pi? intima e pi? acuta del suo egoismo.

Il direttore della Polizia fece gravemente un segno d'assenso.

-- Benissimo: -- disse: -- voi conoscete l'uomo.

-- Questo signor duca fa di tutto per tirarsi addosso di quegli odii che non perdonano.... come il mio. E qui son venuta per cercarmi, per farmi, per prepararmi un alleato in quest'odio mortale, nel quale alleato io trovi un sicuro stromento.

-- Indovino. Cotesto stromento sperate averlo in quel giovane ch'avete qui mandato prima di giungervi voi, e che io, secondo il vostro desiderio, aiutai a fare ammettere a Corte?

-- Forse! -- esclam? la donna. -- Or dunque rivedr? il principe....

-- E ridesterete in lui una vampa dell'antica passione.

-- Per quanto poco ne abbia bisogno, sar? il suo d?mone consigliatore dei pi? scellerati fatti. Lo spinger? a calpestare pi? ancora di quel che faccia ogni virt?, ogni scrupolo, ogni dignit? umana...

-- E mostrerete a quel giovanetto, gi? mezzo impazzito per voi, che pu? arrivare solamente a possedervi, passando sopra il cadavere del duca.

-- Voi mi farete sapere tutto quello che riguarda il principe: le sue menome azioni, ogni passo che sia per muovere, ogni cosa che intenda e che prepari.

-- Vi servir? pi? di quanto vi aspettate: -- disse il Pancrazi colla solita freddezza d'accento. -- Prima di tutto perch? ve l'ho giurato; poi, perch? questo insolente che si serve di voi e vi umilia, che vi vuole e fa vili e poi vi beffeggia, che vi d? una manciata d'oro e una frustata sulla faccia: questo principe l'odio anch'io....

La donna fece un balzo e afferr? ambedue le mani del Pancrazi.

-- Ah s?? -- disse con lieta concitazione. -- Voi mi dite una parola che tutta mi rassicura e mi allegra. I nostri odii uniti saranno onnipossenti....

Il poliziotto si accost? vieppi? alla seducente baronessa, si curv? verso di lei, e, bench? fossero soli, abbass? la voce tanto che appena essa ne pot? udire le parole.

-- E i nostri odii non sono soli... Ce n'? un altro, che quel tristo si ? ben meritato... un altro assai in alto, il quale probabilmente non farebbe nulla di positivo per aiutarci nel compito.... ma per? lascier? fare.

La baronessa mand? un'esclamazione.

-- Silenzio! -- disse il Pancrazi. -- Spero che non faccia bisogno che io vi raccomandi la massima prudenza.

-- State tranquillo... Ma avete fatto bene ad accennarmi di ci?: me ne sapr? approfittare, e senza nulla compromettere, vi assicuro.

-- In che modo?

-- Bene!... S?, certo... Avete avuto ragione poc'anzi. Siete un vero d?mone... e vi ammiro.

Zoe croll? le spalle con atto di sprezzosa indifferenza.

-- Ho bisogno che voi mettiate a mia disposizione un uomo fidato, destro, obbediente, capace e volonteroso di tutto.

-- L'avrete. Ci ho appunto chi ? fatto apposta: un certo Michele, la pi? furba delle nostre spie, il meno scrupoloso dei nostri agenti segreti.

-- Mandatemelo subito.

-- Fra un'ora sar? qui.... Volete ora ch'io parli di voi al principe?

-- No, guardatevi bene.

-- Che annunzi almeno il vostro arrivo?

-- Neppure.... Voglio comparirgli inaspettata.... Questa sera stessa andr? a teatro e mi ci far? vedere.

-- Io vi terr? informata di tutto quel che pu? interessarvi; ma voi, da vostra parte, promettetemi che non tenterete nulla, che non avvierete nulla senza darmene avviso.

-- Ve lo prometto.

-- Per mezzo di quel Michele che vi mander? combineremo i luoghi, le ore e i modi de' nostri colloquii.

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