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Munafa ebook

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Read Ebook: La vendetta di Zoe by Bersezio Vittorio

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Ebook has 2330 lines and 86519 words, and 47 pages

-- Per mezzo di quel Michele che vi mander? combineremo i luoghi, le ore e i modi de' nostri colloquii.

Partito il Pancrazi, la donna prese un bagno, ripos? per un'ora, si fece servire un pranzo succulento, e poi dandosi in mano alla cameriera le disse:

-- Questa sera voglio un'acconciatura proprio eccezionale: tu hai da farmi bella quanto ? possibile.

E riusc? seducentissima, come fu detto.

Prima di uscire per recarsi al teatro, la sedicente baronessa ricevette un uomo che per essere introdotto presso di lei le fece pervenire un bigliettino su cui erano scritte queste poche parole: <> Nello scritto la donna riconobbe la mano dei Pancrazi.

-- Voi siete pratico di Parma affatto affatto? -- domand? la Zoe a quell'uomo, squadrandolo bene.

-- S?, signora: -- rispose il segreto agente poliziesco -- ci andrei ad occhi chiusi dappertutto, come nella mia camera.

-- E conoscete gli abitanti?

-- Quasi tutti: saprei dire del primo venuto che fa, che dice, che pensa, e perfino quel che mangia. E se di alcuno, che vive ritirato, non lo saprei dire a prima vista, in poco di tempo mi sento capace di scovar fuori tutto quello che lo riguarda.

-- Avete sentito parlare del conte Alfredo di Camporolle?

-- Conosciutissimo! So dove abita, come vive, la societ? che vede, le case che frequenta.

-- Andr? sovente a teatro?

-- Tutte le sere: ci ha un palchetto al terzo ordine a destra.

-- Va bene: ecco quel che dovete fare.

Gli diede le istruzioni perch? Alfredo ricevesse a tempo quel suo bigliettino e perch? poi fosse condotto da lei all'ora posta.

-- E poi? -- domand? la spia.

-- Niente!... Per questa sera basta.

Finito lo spettacolo la baronessa fu a casa e indoss? una stupenda vesta da camera che mirabilmente aiutava l'efficacia della provocante di lei bellezza; e nel suo salotto pieno di fiori che profumavano l'aria, pieno di luce che faceva brillare gli specchi, i bronzi dorati, le cornici, le sete dei mobili suntuosi, stette aspettando con sulle labbra un certo sogghigno che avreste detto pieno di mal talento.

Era vicina l'ora in cui Alfredo sarebbe giunto, quando essa ud? nella stanza che precedeva il salotto un vivace scambio di parole, quasi un diverbio, in cui si facevano sentire, oltre la voce della governante di lei, quella di due uomini, fra cui pi? alta e imperiosa una, che la fece trasalire, impallidire, poi arrossire.

-- Il duca! -- ella disse a s? stessa con un'emozione di stupore insieme e di maligno soddisfacimento. -- Possibile! S?, quella ? la sua voce.

Arrivati all'uscio dell'appartamento della Zoe, il duca e l'Anviti l'avevano trovato aperto e senza punto esitare erano entrati. L'anticamera era deserta, debolmente illuminata da una lampada appiccata alla parete.

-- Andiamo avanti; -- disse il duca spingendosi verso l'uscio che si trovava in prospetto a quello d'entrata e che doveva certo introdurre nell'appartamento.

-- Che bravo Anviti! -- esclam? il duca con un leggero accento di scherno. -- Ci vuoi penetrar tu... nuovo Curzio che si getta nella voragine?

-- Mandiamoli loro: -- interruppe il Borbone ridendo. -- Bravissimo! Previdenza e prudenza! Hai ragione.

Si volse ai due gendarmi e comand?:

-- Penetrate l? dentro finch? troviate qualcheduno a cui dar l'ordine che m'introduca presso la padrona di casa.

I gendarmi fecero il saluto militare e col passo cadenzato entrarono nella stanza vicina. Non ebbero da andar oltre, ch? venne loro incontro frettolosa e quasi impaurita una donna la quale era la solita fedele compagna della baronessa.

-- Chi sono lor signori? -- domand?. -- Che cosa cercano?

-- La padrona di casa.

-- A quest'ora? All'una dopo la mezzanotte! Facciano il piacere d'uscire subito subito e lasciar tranquilla l'onesta gente.

-- L'augusta persona che ora vuol vedere la signora ha diritto di penetrare dappertutto, in casa di qualunque e a qualsiasi ora, e la esortiamo a non farla aspettare di l? in anticamera.

-- Ah! ? cost??... Ebbene, facciano il piacere di andare a dire a quella persona che se ne vada subito subito, e loro la accompagnino senza ritardo.

-- Se sapesse chi ?!...

-- Fosse anche l'imperatore della China...

La donna stette l? un momento sbalordita.

-- Il duca!... Lui qui, a quest'ora!... Impossibile!

In questo punto il principe che, accostatosi all'uscio, aveva udito la voce di una donna e inteso queste ultime parole da lei pronunciate, apr? il battente ed entr? seguito dal fido compagno.

-- Io stesso! -- esclam? con qualche enfasi. -- Spero che non avrete difficolt? ora a lasciarmi penetrare fin presso la vostra padrona.

I due gendarmi si ritirarono rispettosamente in fondo, lasciando faccia a faccia il duca, l'Anviti e la governante.

-- Mille perdoni! -- disse quest'ultima impacciata non poco. -- Ma la signora baronessa ora riposa...

-- Che bugia! -- interruppe insolentemente il duca.

-- Almeno ? in letto...

-- Bugia anche questa! Abbiamo veduto le finestre illuminate come non si suole nella camera d'una donna che ? a letto.

-- Io non capisco niente: -- grid? alzando la voce il duca col suo tono di petulante comando. -- Voi dovete obbedirmi e tacere... Additatemi la camera della vostra padrona e non mi seccate dell'altro.

-- Le zucche!... Cominciate ad impazientarmi. Obbedite.

Fu in quel punto che la baronessa apr? la porta e si present? sulla soglia.

-- Ah! eccovi finalmente voi stessa, mia cara Zoe! -- esclam? il duca, andandole incontro, colpito, affascinato dalla provocante di lei bellezza, a cui la civettesca acconciatura accresceva tanta efficacia. -- Spero che non mi lascierete fare anticamera pi? oltre, e che insegnerete a questa vostra donna che un par mio si riceve in ogni momento, in ogni occasione.

La Muldorff fece una profonda riverenza.

-- Via, via, -- disse il principe accostandosele con famigliare confidenza e prendendola ad un braccio. -- Per quanto straordinaria l'ora, trattandosi di me... e di voi, non pu? dirsi inopportuna... Andiamo a sedere e discorrere pi? comodamente di l?.

-- Ai suoi ordini, Altezza: -- rispose la donna: -- ma tutti questi signori?

E il suo sguardo accenn? all'Anviti e ai due gendarmi piantati sulla soglia.

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