Use Dark Theme
bell notificationshomepageloginedit profile

Munafa ebook

Munafa ebook

Read Ebook: Studii sulla letteratura contemporanea by Capuana Luigi

More about this book

Font size:

Background color:

Text color:

Add to tbrJar First Page Next Page

Ebook has 418 lines and 68908 words, and 9 pages

LUIGI CAPUANA

STUDII SULLA LETTERATURA CONTEMPORANEA

SECONDA SERIE

PROPRIET? LETTERARIA

Catania -- Tip. di L. Rizzo, Piazza Spirito Santo.

PREFAZIONE

LUIGI CAPUANA.

GINO CAPPONI

Chi dimor? in Firenze negli anni della capitale provvisoria incontr? spesso per le vie un vecchio di regolare statura, dai capelli bianchi, dalla barba anche bianca che gli contornava la faccia, con un occhiale bleu a quattro lenti da cui veniva malamente nascosta la sua cecit?, con abiti decenti ma infilzati alla meglio e scarpe grossolane che stonavano un poco coll'aspetto dignitoso e coll'aria signorile di tutta la persona. Appoggiato al braccio d'un servitore meno vecchio di lui, andava con passo alquanto affrettato, la testa alta, le labbra un po' affondate dentro la bocca priva di denti. Era un personaggio che faceva impressione e destava curiosit?; si capiva facilmente come non fosse un uomo volgare. Infatti era il marchese Gino Capponi.

Da questo si pu? comprendere con che avida impazienza abbia io preso in mano il libro che il senatore Tabarrini ha dedicato al Capponi ai suoi tempi, ai suoi studi ed ai suoi amici. Lo apersi con diffidenza. Sapevo che il Tabarrini era stato uno degli intimi dell'illustre fiorentino, e avevo paura che l'amicizia gli avesse fatto esagerare le tinte e adulare un pochino la fisonomia dell'originale nel ritratto che presentava; n? le prime parole della prefazione mi rassicurarono. <>

Per? la maniera elegante, da vero gentiluomo, del discorso del Tabarrini cominci? subito a legar la mia attenzione e a vincere la mia diffidenza. Ogni pagina scorsa era una nuova attrattiva, ogni capitolo una vittoria. La figura del Capponi si disegnava, si coloriva, s'animava nettamente, potentemente, con naturalezza ammirabile, per via d'una sapiente sobriet? di tocco che la faceva grado a grado venir fuori dal fondo oscuro della tela come per una lenta invasione di luce; e quando, nelle ultime pagine del libro, lessi: <> quando lessi queste belle parole alzai la fronte soddisfatto. Avevo tuttavia dinanzi gli occhi lo aspetto di quell'iroso giovane fiorentino, e mi pareva di rispondergli: ecco, Gino Capponi non ? un mito!

Il libro ? fatto con quell'arte squisita della quale sembra si sia perduto lo stampo in mezzo a questa fretta smaniosa di comporre imposta dalle febbrili circostanze della vita contemporanea. Vi si sente qua e l? un'intonazione severa, d'uomo che ha visto tempi migliori o che meglio corrispondevano all'ideale della vita, ai sentimenti e al carattere creatigli dalle circostanze in mezzo le quali ha passato il primo fiore degli anni. Per? nessun'animosit?, nessun sconforto. <> Sono le ultime parole del volume e non era facile il chiuderlo con pi? fiera dignit? di cos?.

Non intendo dire con questo che al Capponi mancasse il cuore. Se non pag? di persona, come tant'altri che s'arrischiarono per l'Italia in ardite e spesso inconsiderate imprese, pag? d'affetto e di sostanze. La sua casa fu aperta a tutti. Il Colletta e il Giusti vi trovarono ospitalit? fraterna; gli esuli, i profughi, i varii tentativi di istituzioni dirette all'educazione civile e morale del popolo furono soccorsi largamente dalla sua borsa, senza punto badare a differenze di opinioni o di indirizzi. Nelle memorie di G. B. Vieusseux pubblicate dal Tommaseo si legge, diretto da quello al Capponi, il seguente biglietto: <>

Add to tbrJar First Page Next Page

Back to top Use Dark Theme